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I contratti di affitto turistico o locazioni di case vacanze a breve termine sono accordi formalizzati legalmente tra due parti: il proprietario e l’inquilino. Il proprietario mette a disposizione dell’inquilino l’uso e il godimento di un determinato immobile, mentre l’inquilino lo occupa per un breve periodo, utilizzandolo a scopo turistico, ricreativo, di riposo o per altri motivi, dietro pagamento di un affitto.
Il contratto di locazione turistica è l’unico strumento che conferisce validità legale a un accordo tra due parti, affinché resti scritto, firmato e registrato. Inoltre, il contratto specifica le regole della proprietà e le conseguenze in caso di violazione. Nelle città in cui è prevista una tassa di soggiorno, è proprio all’interno del contratto che si dettaglia l’importo da corrispondere.
Con la firma del contratto, entrambe le parti sono tutelate in caso di controversie. In caso di disaccordo, il contratto rappresenta una garanzia legale, dimostrando che una delle due parti ha accettato per iscritto determinate condizioni.
Tra queste condizioni deve figurare l’obbligo di trasmettere i dati raccolti nel modulo degli alloggiati alle autorità. Con l’app Check-in Scan, il proprietario può effettuare il check-in in modo automatico, senza uso di carta, e inviare i dati alle autorità al momento stesso dell’arrivo. L’app offre anche la possibilità di creare contratti personalizzati.
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Un contratto formale stabilisce i diritti e i doveri di ospite e proprietario. In caso di controversia, rappresenta uno strumento legale vincolante utile alla risoluzione del problema.
Devono essere chiaramente identificati il locatore (proprietario o gestore) e il locatario (ospite), con nome, cognome, documento d’identità, telefono, indirizzo e email.
È essenziale descrivere in modo dettagliato la proprietà: indirizzo, caratteristiche, inventario e stato di conservazione. Si consiglia di allegare una scheda inventario con l’equipaggiamento presente.
Occorre indicare le date di inizio e fine del soggiorno. Molti proprietari stabiliscono un soggiorno minimo per ottimizzare l’organizzazione e la redditività dell’alloggio.
Bisogna specificare il prezzo complessivo, eventuali costi aggiuntivi (pulizia, IVA, tassa di soggiorno), tempi e modalità di pagamento. Se si richiede una cauzione, va indicato l’importo, le condizioni di restituzione e i motivi per cui può essere trattenuta.
È importante specificare i metodi di pagamento accettati. Si consiglia di accettare carte, bonifici o prenotazioni tramite siti web o OTA.
Il contratto deve indicare la capacità massima di ospiti consentita. In caso di superamento, si possono verificare problemi legali.
Stabilire un orario di ingresso e uscita serve a organizzare in modo efficiente la gestione dell’alloggio.
Vanno definite le responsabilità di ciascuna parte: manutenzione, rispetto delle regole di convivenza e uso corretto dell’immobile.
Devono essere specificate le condizioni di annullamento, inclusi termini, penalità e modalità di restituzione dell’eventuale caparra.
Il contratto deve includere le responsabilità dell’ospite in caso di danni e confermare che il locatore dispone delle autorizzazioni per l’affitto turistico.
È prassi includere una clausola che specifichi la normativa applicabile e il tribunale competente per eventuali controversie.