L’obiettivo dell’imposta forfettaria è semplificare la gestione fiscale degli affitti a breve termine effettuati tramite le principali OTA o piattaforme di affitto turistico. Con “affitti a breve termine” ci riferiamo a quelli inferiori ai 30 giorni. Questa imposta è pensata per supportare i proprietari che affittano saltuariamente immobili per brevi periodi.
Prima di proseguire con la guida, ricorda che è obbligatorio registrare gli ospiti e comunicare il modulo di notifica alle autorità, indipendentemente dalla durata del soggiorno.
Questa guida ha l’obiettivo di spiegare in modo dettagliato, semplice e conciso cos’è la cedolare secca e come gestirla correttamente.
Índice
La cedolare secca è un regime fiscale speciale italiano applicato ai redditi da locazione di immobili residenziali a breve termine. Si tratta di un’imposta sostitutiva che consente ai proprietari di pagare una aliquota fissa sul reddito da locazione, in sostituzione delle imposte tradizionali come l’IRPEF, le imposte locali e altri tributi correlati.
Entrata in vigore nel 2017, la cedolare secca è applicabile esclusivamente agli immobili locati a terzi, non ad uso proprio da parte del proprietario residente.
Negli ultimi anni si è registrato un importante aumento dell’uso della cedolare secca per affitti brevi. Questo incremento è dovuto anche all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e a nuove norme che rafforzano la sicurezza degli affitti turistici brevi.
È importante sottolineare che la cedolare secca si applica solo a locazioni turistiche brevi. Strutture extra-alberghiere più complesse come B&B o case vacanza con servizi aggiuntivi sono escluse da questo regime.
Le principali caratteristiche della cedolare secca sono:
Questo sistema mira a rendere più trasparente e semplice la gestione fiscale dei redditi da locazione, offrendo ai proprietari un’alternativa più chiara e, in molti casi, più vantaggiosa rispetto al regime fiscale ordinario.
Se possiedi non più di 4 appartamenti e non ospiti clienti per periodi superiori a 30 giorni consecutivi, puoi optare per questo regime fiscale.
Nel caso in cui utilizzi piattaforme di affitto turistico online come Airbnb o Booking per affittare le tue proprietà a breve termine, è fondamentale restare aggiornato su questi cambiamenti.
Airbnb ha deciso di versare direttamente la cedolare secca per conto degli host che offrono affitti brevi sulla piattaforma.
Questa decisione ha risolto controversie con l’Agenzia delle Entrate, culminando nel pagamento di 576 milioni di euro per gli anni dal 2017 al 2021.
Gli host che desiderano pagare l’imposta autonomamente dovranno comunicarlo esplicitamente ad Airbnb. In caso contrario, la piattaforma applicherà automaticamente la ritenuta relativa alla cedolare secca.
Il pagamento della cedolare secca segue un calendario fiscale specifico, che dipende dall’importo totale dovuto e se si effettuano acconti.
Modalità di pagamento: Il pagamento della “cedolare secca” deve essere effettuato utilizzando il modello F24, che consente di unificare tutti gli obblighi fiscali in un unico modulo, indipendentemente dal possesso o meno della partita IVA. Tuttavia, le modalità di pagamento variano a seconda della categoria di contribuente, ovvero se si dispone o meno della partita IVA. Vediamo nel dettaglio come effettuare il pagamento di questa imposta:
I contribuenti che non possiedono una partita IVA possono pagare la “cedolare secca” utilizzando il modello F24 in diverse modalità:
In contanti o con altri mezzi di pagamento presso:
È inoltre possibile effettuare il pagamento tramite assegni bancari, assegni circolari, vaglia postali e strumenti elettronici di pagamento (come il circuito Pagobancomat), in base alle opzioni disponibili presso ciascun punto di pagamento.
I contribuenti che sono titolari di partita IVA sono obbligati a effettuare il pagamento della “cedolare secca” in modalità telematica utilizzando sempre il modello F24. Possono farlo attraverso le seguenti opzioni:
Questa è forse la parte più semplice da comprendere: è fondamentale utilizzare il codice tributo corretto per evitare eventuali sanzioni da parte dell’amministrazione fiscale. Ecco i codici da tenere a mente:
Non esistono altri codici tributo collegati alla “cedolare secca”.
Il pagamento della “cedolare secca” deve essere effettuato all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello F24, che può essere presentato e versato attraverso diverse modalità: